Cascina Moroni
Bergamo
Coltivare un vigneto in centro città è più di una pratica agricola, è un omaggio alla natura e alla comunità locale. Valmarina abbraccia la visione della Urban Vineyard Association, trasformando gli spazi urbani in oasi di biodiversità. I nostri vigneti non solo offrono un paesaggio pittoresco e inaspettato, ma svolgono un ruolo cruciale nella riduzione della carbon footprint, promuovendo la produzione locale e la valorizzazione del territorio. Valmarina, una proprietà dei Conti Moroni, antica famiglia nobiliare bergamasca, si presenta immersa in un contesto millenario con monumenti medievali che ne esaltano la bellezza visiva. Le sue vigne si estendono al limite della città e dall’altra parte si immergono nei boschi riportandoci all’unicità del genius loci e ricordandoci di proteggere la salute del nostro pianeta.
Con il progetto dei vigneti di Valmarina perseguiamo una eredità storica che coltiviamo in una dimensione contemporanea, dove la campagna e la città confinante convivono in modo armonioso. Parte primaria del progetto risiede nell'impegno per la tutela di questo luogo unico. Quasi metà dei vigneti sono specie resistenti che necessitano di ridotti trattamenti mentre tutti vengono gestiti con pratiche agricole rispettose dell'ambiente. L'obiettivo è preservare la biodiversità, ridurre l'impatto ambientale e produrre vini di alta qualità in modo sostenibile.
Il progetto integra un itinerario pedonale e ciclabile che attraversa i vigneti e la pittoresca zona dei boschi di castagni. Questo percorso offre ai turisti la possibilità di godere della bellezza dei paesaggi, comprenderne la ricchezza culturale e storica ed esplorare la vigna in modo attivo seguendo i cicli naturali del vigneto nelle sue diverse fasi stagionali.
Il progetto promuove il turismo culturale e rurale, incoraggiando i visitatori a immergersi nella storia del territorio con visite guidate che, oltre ad inserire i monumenti artistici, affronta le problematiche della coltivazione della terra iniziando con i primi lavori di dissodamento dei monaci benedettini durante il medioevo per proseguire con coloro che nei secoli si sono susseguiti nella
lavorazione della terra ed approdare infine ai soppesati cambiamenti apportati dalla moderna meccanizzazione nell’agricoltura.
In aggiunta al lato culturale, il progetto abbraccia anche un turismo verde con le passeggiate nella natura incontaminata del bosco e la riscoperta dei grandi prati che circondano il monastero, probabilmente gli ultimi prati stabili storici tuttora presenti nella città di Bergamo.
Nel progetto sono previsti eventi legati al ciclismo, alla cultura locale e naturalmente al vino, con degustazioni e un festival della vendemmia. Nel progetto vi è anche un punto vendita che verrà aperto lungo la Via Ramera e dedicato alla vendita di prodotti locali, contribuendo allo sviluppo economico del territorio e sostenendo agricoltori, produttori locali e piccoli imprenditori legati al settore enogastronomico.